Curiosità
L’Arnica Montana è una pianta perenne. Possiede fiori simili alle margherite ma di colore giallo arancio e cresce spontaneamente nelle zone montane con terreno alcalino.
QUANDO USARE ARNICA PIUTTOSTO CHE ARTIGLIO DEL DIAVOLO
Spesso vi sarete imbattuti nei due antidolorifici più famosi: l’Arnica e l’Artiglio del Diavolo. Ma vi siete mai chiesti quale sia la differenza? Vi siete mai chiesti “ok, sono fantastici… ma quando devo usare uno e quando l’altro?”? Partiamo dalla pianta di Arnica, dal tipico fiore dai petali gialli scuri, somiglianti ad una margherita. Le parti della pianta usate per procurare sollievo sono i rizomi, i fiori e le foglie raccolti in stagioni diverse. I fiori e le foglie sono le parti usate in creme o gel per il trattamento locale di fastidi quali traumi, contusioni, strappi muscolari, urti e dolori reumatici. L’effetto benefico dell’Arnica è legato all’elevata concentrazione di polisaccaridi, mucillagini, flavonoidi e fitosteroli, principi attivi in grado di attenuare il processo infiammatorio, riattivare il microcircolo sottocutaneo e ridurre il gonfiore edematoso.
E quindi… quanto usare l’Artiglio del Diavolo? Arnica ed Artiglio si usano in situazioni diverse e non agiscono allo stesso modo.
L’artiglio del diavolo, anche noto con il nome di Arpagofito, deve la sua denominazione alle quattro appendici dure e lunghe che circondano i suoi frutti. Queste sporgenze sono dotate di robusti uncini dove i roditori, secondo la tradizione popolare, possono rimanere impigliati per sempre. Le parti della pianta utilizzate per procurare sollievo sono le escrescenze laterali della radice. Tali escrescenze contengono elevate concentrazioni di iridoidi, zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi e cere. Tali principi attivi sono responsabili dell’azione di conforto e rilassante di muscoli ed arti. Ciò rende l’artiglio del diavolo efficace e particolarmente adatto nelle situazioni che causano dolenzia come tendiniti, mal di schiena, dolori cervicali. L’artiglio favorisce la fisiologica funzionalità articolare ed è efficace sia applicato localmente sulle zone interessate dal dolore, sia assunto sottoforma di integratore alimentare.
Considerazioni finali: ricordate che l’arnica è utile in caso di disturbi che generano edema e gonfiore agli arti, l’artiglio è utile in caso di fastidi che provocano infiammazione e dolore ad articolazioni o muscoli.
Le Principali indicazioni della pasta argilla all' Arnica sono:
Curiosità
L’Arnica Montana è una pianta perenne. Possiede fiori simili alle margherite ma di colore giallo arancio e cresce spontaneamente nelle zone montane con terreno alcalino.
QUANDO USARE ARNICA PIUTTOSTO CHE ARTIGLIO DEL DIAVOLO
Spesso vi sarete imbattuti nei due antidolorifici più famosi: l’Arnica e l’Artiglio del Diavolo. Ma vi siete mai chiesti quale sia la differenza? Vi siete mai chiesti “ok, sono fantastici… ma quando devo usare uno e quando l’altro?”? Partiamo dalla pianta di Arnica, dal tipico fiore dai petali gialli scuri, somiglianti ad una margherita. Le parti della pianta usate per procurare sollievo sono i rizomi, i fiori e le foglie raccolti in stagioni diverse. I fiori e le foglie sono le parti usate in creme o gel per il trattamento locale di fastidi quali traumi, contusioni, strappi muscolari, urti e dolori reumatici. L’effetto benefico dell’Arnica è legato all’elevata concentrazione di polisaccaridi, mucillagini, flavonoidi e fitosteroli, principi attivi in grado di attenuare il processo infiammatorio, riattivare il microcircolo sottocutaneo e ridurre il gonfiore edematoso.
E quindi… quanto usare l’Artiglio del Diavolo? Arnica ed Artiglio si usano in situazioni diverse e non agiscono allo stesso modo.
L’artiglio del diavolo, anche noto con il nome di Arpagofito, deve la sua denominazione alle quattro appendici dure e lunghe che circondano i suoi frutti. Queste sporgenze sono dotate di robusti uncini dove i roditori, secondo la tradizione popolare, possono rimanere impigliati per sempre. Le parti della pianta utilizzate per procurare sollievo sono le escrescenze laterali della radice. Tali escrescenze contengono elevate concentrazioni di iridoidi, zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi e cere. Tali principi attivi sono responsabili dell’azione di conforto e rilassante di muscoli ed arti. Ciò rende l’artiglio del diavolo efficace e particolarmente adatto nelle situazioni che causano dolenzia come tendiniti, mal di schiena, dolori cervicali. L’artiglio favorisce la fisiologica funzionalità articolare ed è efficace sia applicato localmente sulle zone interessate dal dolore, sia assunto sottoforma di integratore alimentare.
Considerazioni finali: ricordate che l’arnica è utile in caso di disturbi che generano edema e gonfiore agli arti, l’artiglio è utile in caso di fastidi che provocano infiammazione e dolore ad articolazioni o muscoli.
Le Principali indicazioni della pasta argilla all' Arnica sono:
Applicare direttamente sulla pelle ben pulita, sino ad ottenere lo spessore desiderato. Sulle zone ricoperte di peli si può porre una garza sottile tra il cataplasma e la pelle. Per ottenere un risultato migliore è bene fissare il cataplasma con un bendaggio per mantenerlo fermo. La durata dell’applicazione varia dalla mezz’ora alle due ore. Rimuovere il cataplasma con acqua quando da freddo è diventato caldo oppure quando “tira” la pelle.
Applicare direttamente sulla pelle ben pulita, sino ad ottenere lo spessore desiderato. Sulle zone ricoperte di peli si può porre una garza sottile tra il cataplasma e la pelle. Per ottenere un risultato migliore è bene fissare il cataplasma con un bendaggio per mantenerlo fermo. La durata dell’applicazione varia dalla mezz’ora alle due ore. Rimuovere il cataplasma con acqua quando da freddo è diventato caldo oppure quando “tira” la pelle.