FAMIGLIA
Rosaceae
Il BIANCOSPINO ( Crataegus oxyacantha ) è un comune arboscello spinoso presente nelle siepi dei paesi a clima temperato. I suoi fiori bianchi nascono prima delle foglie in mazzetti riuniti fra aprile e maggio e sono gradevolmente profumati; producono in autunno un frutto rosso carminio commestibile. La pianta può raggiungere i 3 metri di altezza.
PARTI UTILIZZATE
Sommità fiorite (foglie e fiori)
PRINCIPI ATTIVI
Flavonoidi, (vitexina, iperoside, proantocianidine ed epicathechina, amine e triterpeni (ac. crategolico).
ATTIVITA' DELL'ESTRATTO
L’estratto secco di Biancospino presenta una potente azione antiossidante, grazie alla presenza di un buon quantitativo di flavonoidi e proantocianidine. Queste molecole inibiscono l’enzima che catalizza la degradazione dell’AMP ciclico, aumentando il rapporto cAMP/cGMP. Questo aumento inibisce il rilascio di sostanze vasoattive come l’istamina. I flavonoidi, chelando gli ioni calcio, ne impediscono l’ingresso nella mastcellula e la successiva degranulazione. Queste due azioni determinano l’azione antinfiammatoria dell’estratto di Biancospino. Oltre all’azione antiossidante e antinfiammatoria, i principi attivi contenuti nell’estratto, presentano azione cardiotonica. Sempre flavonoidi e proantocianidine influenzano positivamente il meccanismo cardiovascolare, agendo come vasodilatatori coronarici aumentando così il flusso ematico del miocardio; riducono la pressione arteriosa e aumentano la forza contrattile del miocardio. Tutte queste attività sono correlate ad un’inibizione della fosfodiesterasi.
PROPRIETA':
INDICAZIONI
Per uso interno: è utilizzato per combattere gli spasmi dei nervi, le vertigini, l'insonnia ed è sopratutto un ottimo rimedio ipotensivo. Risulta utilissimo quindi per abbassare la pressione e per calmare le ansie, è inoltre un ottimo rimedio per moderare le pulsazioni cardiache e per tonificare il cuore. Prezioso quindi in tutti i disturbi nervosi del cuore, come palpitazioni e aritmie e in menopausa.
Per uso esterno: impacchi per problematiche acneiche.
DOSI CONSIGLIATE
1 cucchiaiino di BIANCOSPINO sommità fiorite per una tazza di acqua, in infusione 5-8 minuti, come calmante al momento del bisogno, da 1 a 2 tazze al giorno, per periodi prolungati per ipertensione.
Estratto idroalcolico o Tintura Madre di Biancospino: 30 gocce diluite in poca acqua o altra bevanda, da 1 a 3 volte al giorno
Il Gemmoderivato di Biancospino è indicato in tensione emotiva con influenza sul battito cardiaco, sull'ipertensione arteriosa, in caso di stress, per problemi menopausali come vampate di calore e nell'irrequietezza notturna delle gambe.
ASSOCIAZIONI CONSIGLIATE
Per favorire il sonno con : ARANCIO FIORI, PASSIFLORA, CAMOMILLA ROMANA
Per l'ipertensione con: OLIVO Foglie, VISCHIO, FUMARIA.
AVVERTENZE
In via di massima non ve ne sono, tuttavia chi soffre di presione bassa non ne abusi.
CURIOSITA'
Il nome botanico ‘Crataegus’ deriva probabilmente dal Greco krataios = duro, forte, con riferimento alla durezza del legno. Biancospino, invece, è riferito all’aspetto che assume la pianta in primavera, ricoperta di germogli bianchi. Il termine inglese Mayblossom deriva dal fatto che durante il Medioevo, in Inghilterra, venivano praticati molti rituali nel mese di Maggio con questa pianta. L’uso del Biancospino per le sue proprietà curative, iniziò nel XIV secolo, ma solo nel XIX secolo si scoprì l’azione cardiotonica dell’estratto, grazie all’osservazione di un gruppo di farfalle allevate da uno zoologo, le quali, cibate con foglie e fiori di Biancospino, riacquistarono vigore.
BIBLIOGRAFIA
. Wang J. et al. Effect of crataegus usage in cardiovascular disease prevention: an evidence-based approach. Evid Based Complement Alternat Med. (2013)
. Tadić VM et al. Anti-inflammatory, gastroprotective, free-radical-scavenging, and antimicrobial activities of hawthorn berries ethanol extract. J Agric Food Chem. (2008)
. Rigelsky JM et al. Hawthorn: pharmacology and therapeutic uses. Am J Health Syst Pharm.