Lavanda (Lavandula hybrida, Lavandula latifolia, Lavandula officinalis) Parte utilizzata. Fiori. Nota. Cuore.
Indicazioni. Artriti, mialgie, piede d’atleta, acne, eczema secco, pitiriasi, abrasioni, ferite, piaghe da decubito, escare, punture di insetti, ustioni, flebite, sinusite, otite, tosse spasmodica, influenza, candida, leucorrea, cistite, cefalea, aritmia cardiaca e tachicardia, meteorismo, crampi e contratture muscolari, ulcere varicose, ipertensione, spasmi viscerali di origine nervosa. Possiede notevoli proprietà antisettiche e analgesiche; è particolarmente utile nel mal di testa e in varie problema- tiche cutanee. In associazione con altri oli (specialmente Albero del Tè e Timo rosso) si usa anche contro le verruche. Ben tollerata, la Lavanda è molto versatile: per la sua utilità nei piccoli problemi quotidiani dovrebbe essere sempre tenuta a portata di mano. Si tratta di un calmante emozionale e di un tonico per chi si sente giù di morale: può agire in caso di malinconia, nervosismo, ansia, astenia nervosa, irrequietezza, insonnia. La Lavanda inclina a ritrovare il proprio equilibrio, favorisce la calma e la chiarezza, bilancia gli eccessi, attenua i pensieri ricorrenti e il chiacchiericcio mentale. Come rigenerante del sistema nervoso può risultare utile in molte circostanze: esaurimento nervoso, stress causato dall’eccesso di lavoro, irascibilità, insoddisfazione, isteria, attacchi di panico, traumi psicologici. Poiché ciascuna varietà di Lavanda è caratterizzata da una sfumatura specifica, secondo la persona può funzionare meglio un tipo o l’altro, oppure una combinazione di più varietà.
Tratto da : PRONTUARIO DI AROMATERAPIA
Utilizzo pratico e veloce degli oli essenziali per tutta la famiglia
Fabio Nocentini