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Dalle radici, energia per il corpo e per la mente!



"Marzo piede scalzo" dice il proverbio, ma difficilmente è così!


Il cambio di stagione porta inevitabilmente stanchezza e mancanza di energia al nostro organismo, chiamato ad “adattarsi” a nuove temperature e a nuovi ritmi, modulati anche dal cambio delle ore di luce.

Rodiola e Eleuterococco possono venire in aiuto.

La primavera è una stagione con un clima via via più tiepido (anche se nel nostro territorio il passaggio è molto graduale): in questa stagione dove le giornate si allungano e diventano tiepide e luminose, spesso ci si sente stanchi, con una fastidiosa sensazione di mancanza di forze e di energie, come se ci fosse una sfasatura fra le richieste dell’ambiente (che riprende la sua sorprendente attività) e la capacità dell’organismo di rispondere adeguatamente.

Il cambio dell’ora legale mette a dura prova l’organismo che, con il suo orologio biologico interno, ha bisogno di qualche giorno (o anche di più) per sincronizzarsi nuovamente con giornate più lunghe e notti più corte.

ll segreto per combattere stanchezza e sonnolenza è prevenire: due radici della tradizione erboristica ci vengono in aiuto per donarci energia e forza.


Rhodiola rosea

Dove nasce 
È una pianta erbacea perenne che predilige le aree impervie, rocciose e fredde di numerose catene montuose; è presente in Siberia, Alaska, Nord America, ma la si può trovare anche sulle nostre Alpi. 
Appartiene alla famiglia delle Crassulacee ed è una pianta spontanea.


Parti utilizzate
Fusti e foglie ricordano una pianta grassa, ma è il rizoma (radice) la parte della pianta oggi apprezzata per i suoi attivi.


Quando si raccoglie
Da fine luglio a settembre. Si consiglia di raccogliere le radici dopo 4-5 anni.


Curiosità

L'uso della Rodiola ha una storia leggendaria: in Siberia si diceva che “chi beve regolarmente il suo infuso vivrà per più di un secolo”.
La radice, impiegata per migliorare le prestazioni fisiche, la resistenza immunitaria e lo stato di salute, veniva regalata alle coppie prima del matrimonio per favorire la nascita di bambini sani.

In Cina veniva usata per moltissimi disturbi e come potente stimolante, infatti rientrava nella formulazione di diverse pozioni d'amore.

Le popolazioni del Tibet la integravano nella loro alimentazione per migliorare il loro adattamento alle elevate altitudini e per resistere alle basse temperature ambientali.

La prima classificazione come pianta medicinale è attribuita a Dioscoride che le diede il nome di Rodia Riza.
Nel XVIII secolo il grande naturalista svedese Linneo le diede il nome scientifico tuttora in uso (Rhodiola rosea L.).
E' ai fiori dal colore giallo che la Rodiola deve il nome, in quanto il loro profumo ricorda quello della rosa.


Che cosa si dice oggi della Rodiola
La medicina popolare ha usato a scopo medicinale tutte le parti della pianta: le foglie applicate sulla pelle per ustioni e ferite, i fiori in infuso per i disturbi gastrici e intestinali, la radice come rimedio per disturbi legati al calo di energia e del tono dell’umore.

Sicuramente i principi attivi della radice danno il meglio di sé in caso di stress prolungato.
Il Salidroside e la Rosavina sono i principi attivi responsabili delle proprietà stimolanti, adattogene e antistress della Rodiola.

Proprietà che le vengono oggi attribuite: migliora la concentrazione e la lucidità, potenzia la memoria, aiuta a regolarizzare il ciclo femminile, supporta il tono dell’umore e le funzioni mentali.

Solo ultimamente si è cominciato a studiare il possibile ruolo della Rodiola nella prevenzione del sovrappeso, grazie proprio all'azione sullo stress spesso associato all'obesità, e che può esserne una causa.


Eleuterococco, la radice rinforzante e tonificante
Dove nasce
L'Eleuterococco, noto anche come ginseng siberiano, è un arbusto spinoso della famiglia delle Araliaceae, originario della Siberia e della Mongolia.


Parti utilizzate
La radice viene usata in erboristeria in forma di gocce o compresse per le sue proprietà toniche ed adattogene.
L'Eleuterococco differisce da altri ginseng per la tipica radice carnosa.


Quando si raccoglie
La radice viene raccolta in autunno, essiccata intera e poi tritata per l'uso nei preparati medicinali.


Curiosità
La storia moderna dell’Eleuterococco inizia negli anni ’40 del novecento, quando lo scienziato e ricercatore sovietico Israel I. Brekhman comincia la ricerca di una pianta officinale più economica in alternativa al ginseng.
Brekham scoprì così che la radice di Eleuterococco offriva molti dei benifici del più famoso ginseng.

Le successive ricerche di scienziati sovietici e cinesi hanno poi mostrato che l’Eleuterococco non è un surrogato del ginseng, ma una pianta tonico-adattogena con caratteristiche peculiari, spesso superiori a quelle del ginseng stesso (ad esempio a livello del sistema immunitario).

Famoso è il suo impiego da parte degli atleti russi alle Olimpiadi di Mosca e da parte dei cosmonauti nei lunghi periodi di permanenza nello spazio.
Si stima che nella sola Russia circa sei milioni di persone usino quotidianamente l’Eleuterococco.


Che cosa si dice oggi dell'Eleuterococco
Usato storicamente nella Medicina Tradizionale Cinese, l'Eleuterococco è un tonico-adattogeno utile nei cambi di stagione, in caso di stress psico-fisico e quando ci si sente stanchi e affaticati.

Sostiene anche la mente, favorendo la memoria e le funzioni cognitive, migliorando la lucidità mentale, la concentrazione e l’attenzione, sia nello studio che nel lavoro.

Aiuta inoltre a sostenere le naturali difese dell'organismo.

La presenza di eleuterosidi, steroli, glucosidi, cumarine, acidi fenolici liberi e saponine, oltre che Vitamina E e beta-carotene (Vitamina A), rende l'Eleuterococco una naturale e straordinaria miscela in grado di stimolare il metabolismo ed equilibrare l’energia.

L’Eleuterococco aumenterebbe anche la resistenza muscolare: ha un’azione defaticante sulla muscolatura e aumenta la capacità di resistere agli sforzi fisici, migliorando così la performance sportiva.
Può essere usato da chi pratica sport, prima o durante un allenamento o una gara.

Inoltre, grazie alle sue proprietà rinvigorenti, può essere utile come rimedio naturale se si soffre di pressione bassa.

Rodiola e Eleuterococco sono classificati come rimedi adattogeni favorenti quindi l’adattabilità dell’organismo alla risposta in situazioni di debolezza.

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