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Tarassaco (Taraxacum officinale)

NOME BOTANICO: Taraxacum Officinale WIGGERS. o Taraxacum dens leonis

FAMIGLIA
Asteraceae (Composite)

PARTI USATE
Rizoma o radice

Erba perenne, originaria dell'Europa ma naturalizzatasi in Nord America.
La massima attività della pianta è presente nella radice, ma a volte si usano anche le foglie e i fiori, prevalentemente fresche in insalata.
L'uso di questa pianta come "depurativo" primaverile, per aiutare l'organismo in tale periodo di passaggio, risale alla antica medicina popolare, ma ha trovato anche in questo caso riscontro nei moderni studi scientifici.

PRINCIPI ATTIVI
Triterpeni quali tarassolo, tarasserolo e tarassasterlo.
Lattoni sesquiterpenici
Flavonoidi
Fitosteroli
Polisaccaridi quali Inulina ( 20/25% )
Pectine
Gomme e resine
Sali minerali tra cui in particolare Potassio
Vitamine A, gruppo B e C

PROPRIETA'
Azione coleretica per stimolazione della secrezione di bile. Inoltre i lattoni sesquiterpenici favoriscono l'eliminazione delle sostanze tossiche presenti nell'organismo e prevengono la formazione di calcoli biliari
Azione diuretica dovuta principalmente ai flavonoidi ed al potassio. Anche qui viene favorita l'eliminazione di alcune tossine responsabili di alcune forme infiammatorie, risultando di ausilio nel trattamento del sovrappeso e dei reumatismi
Ipocolesterolemizzante

INDICAZIONI
Drenante
Disintossicante
Disturbi della cistifellea
Sovrappeso
Stitichezza
Affezioni della pelle

IN CUCINA
Le foglie giovani, coltivate o meglio se spontanee, sono consumate in insalata. Utile in caso di senso di pienezza e di flatulenze e per la regolazione dell'appetito.

CONTROINDICAZIONI
Il tarassaco risulta controindicato in caso di ostruzione biliare e calcoli biliari.
A parte ciò non ha evidenziato tossicità.
Per il suo potere amaricante può generare, in rari casi, iperacidità gastrica.