La Vitis vinifera non è altro che la comune vite da cui si ricava il vino.
Pianta utilizzata a scopo alimentare fin dall’antichità, grazie ai numerosi studi condotti negli ultimi anni, è ora utilizzata anche per estrarre le preziose proantocianidine contenute nei semi.
Le proantocianidine (PAC) o tannini condensati (appartenenti alla famiglia dei polifenoli) agiscono nelle piante come difesa contro patogeni, erbivori e condizioni ambientali ostili, inducendo una risposta negativa quando sono mangiati, producendo astringenza, sapore amaro, o ritardando la risposta agli effetti antinutrizionali o tossici.
Hanno però anche effetti benefici sull’uomo e sugli animali, dato che sono dotati, oltre che delle proprietà astringenti e antidiarroiche, anche di altre quali: antiossidante, antibatterica, antivirale, antitumorale, antinfiammatoria, antiallergica.
Della pianta le parti in questo caso utilizzate sono:
Buccia del frutto ed i semi (vinaccioli)
come principale fonte di importanti principi attivi ad attività
biologica e farmacologica.
Di solito viene utilizzato un estratto di semi e buccia di Uva titolato al 95% di OPC (oligomeri procianolidici) e 0,01%
di Resveratrolo.
PRINCIPI ATTIVI:tannini, antociani, flavonoidi, procianidine, Resveratrolo, acidi grassi poliinsaturi, sali minerali e vitamina E.
Le procianidine sono caratterizzate da molecole flavaniche raggruppate in oligomeri, dimeri, trimeri, ecc. si sono dimostrate dotate di attività:
• Antiossidante, scavengers ("spazzini")dei radicali liberi
• Antiproteasi
• Endotelioprotettrice
Inoltre le procianidine si sono dimostrate dotate inoltre della capacità di aumentare le HDL lipoproteine (protettive), di ridurre sperimentalmente i danni al miocardio da ischemia/riperfusione, e di effetti ACE-inibitori, come molti farmaci utilizzati tradizinalmente nella cura dell' ipertensione.
Alcuni studi clinici hanno confermato inoltre l'efficacia nella cura di disturbi da insufficienza venosa.
Le procianidine stabilizzano le fibre di collagene e l’elastina, rafforzando così la matrice del tessuto connettivo vascolare; possiedono azione antinfiammatoria grazie alla loro capacità di inibire la perossidazione lipidica, di antagonizzare le specie reattive dell’ossigeno e di inibire la formazione di molecole proinfiammatorie (citochine).
Il resveratrolo si è invece dimostrato una sostanza importante come antiossidante, antimutageno, preventivo dei fenomeni di carcinogenesi, dotato anche di attività antiinfiammatoria in quanto inibisce le ciclossigenasi, e di attività fitoestrogenica.
La moderna fitoterapia pertanto utilizza estratti di uva, ottenuti dalla buccia del frutto e dai semi, titolati in procianidine (OPC) e resveratrolo, indicati nei seguenti casi:
• prevenzione di patologie cardiovascolari (prevenzione dei danni miocardici conseguenti a lesioni ischemiche, ipertensione arteriosa, vasculopatie diabetiche, vasculiti, disturbi da insufficienza venosa periferica, ecc.)
• prevenzione di malattie infiammatorie croniche e degenerative.
• utilizzati anche in fitocosmesi come protettivo cutaneo dai danni da UV, antiossidanti, anticellulite, capillaroprotettori