L’olio che si ottiene dal Krill è un lipide di nuova generazione che si estrae appunto da dei minuscoli crostacei (gamberetti) denominati Krill Euphausia Superba, che vivono e si riporducono nelle acque incontaminate dell’Antartico. Tale estratto di acidi grassi include al suo interno: Omega-3, Omega-6 ed Omega-9, vitamina E, fosfolipidi ed astaxantina.
L'olio di Krill è più biodisponibile degli Omega-3 dell’olio di pesce di circa 47 volte, in quanto i costituenti di base delle membrane cellulari presenti nel Krill hannno la stessa proporzione e la stessa struttura di quelli presenti nell’organismo umano.
L’ olio di Krill non ha ritono di gusto in quanto gli acidi grassi Omega-3 in esso presento in forma di fosfolipidi si mescola immediatamente più facilmente di altri oli con i fluidi dello stomaco.
L’olio che si ottiene dal Krill è un lipide di nuova generazione che si estrae appunto da dei minuscoli crostacei (gamberetti) denominati Krill Euphausia Superba, che vivono e si riproducono nelle acque incontaminate dell’Antartico.
Trattandosi di organismi al vertice della catena alimentare sono quelli maggiormente esenti da contaminazione da inquinanti, che tendono invece ad accumularsi nei pesci più grandi alla base della catena alimentare marina.
Tale estratto di acidi grassi include al suo interno: Omega-3, Omega-6 ed Omega-9, vitamina E, fosfolipidi ed astaxantina.
L'olio di Krill è più facilmente assimilabile e biodisponibile degli Omega-3 dell’olio di pesce di circa 47 volte, in quanto i costituenti di base delle membrane cellulari presenti nel Krill hannno la stessa proporzione e la stessa struttura di quelli presenti nell’organismo umano.
L’ olio di Krill non ha ritorno di gusto, in quanto gli acidi grassi Omega-3 in esso presento in forma di fosfolipidi si mescolano immediatamente più facilmente di altri oli con i fluidi dello stomaco.