La Moringa è una pianta originaria delle montagne himalayane dell’India; le popolazioni di questa regione si nutrono quotidianamente di questa pianta. Come mai? Perché la Moringa è fonte di una grande quantità e varietà di fondamentali nutrienti. È uno dei pochissimi alimenti vegetali a contenere tutti e 9 gli amminoacidi essenziali (ovvero che il nostro corpo non è in grado di produrre e dobbiamo per forza assumere con la dieta). Inoltre ha un elevato contenuto in proteine e viene consigliata anche in gravidanza e allattamento. La Moringa è anche una ricca fonte di vitamine e minerali; a parità di peso contiene più vitamina C delle arance, più vitamina A delle carote e più calcio del latte! Questa ricchezza ha fatto rientrare la Moringa nella categoria dei “superfood”, ovvero quegli alimenti che vantano proprietà nutritive al di sopra della media.
In Senegal la Moringa è conosciuta come “Nebeday”, l’assonanza con “never die” (l’albero che non muore mai) è evidente; questo nome è dovuto sia alla notevole adattabilità della pianta ad ogni tipo di terreno e clima in cui si trova, sia al suo notevole apporto nutritivo che ha permesso di integrare in maniera significativa i poveri pranzi delle popolazioni più bisognose. Non a caso è molto nota nei luoghi in cui la povertà e la malnutrizione la fanno da padrone.
Le virtù della Moringa non finiscono però qui: il Ministero della Salute riconosce che i semi di questa pianta favoriscono l’equilibrio del peso corporeo e il metabolismo dei lipidi, facilitano la funzione digestiva, lavorano sulla fluidità delle secrezioni bronchiali, favoriscono la normale circolazione del sangue e addirittura regolano il processo di sudorazione. In una sola pianta troviamo davvero un ampio spettro di azioni, che le ha fatto meritare l’appellativo di “albero delle meraviglie”.