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Mirtillo Nero (Vaccinium myrtillus)

Il mirtillo nero (Vaccinium mirtillus L.) è un piccolo arbusto della famiglia delle Ericaceae diffuso nelle Alpi e negli Appennini. Il mirtillo nero produce un tipico frutto violetto da cui si ottiene l’estratto, utilizzato principalmente per sostenere la funzionalità degli occhi, in particolare nella visione notturna e in caso di affaticamento (ad es. nelle persone che utilizzano spesso il computer), nonché nella prevenzione della cataratta e della degenerazione maculare.
Gli effetti benefici sugli occhi vengono attribuiti principalmente agli antocianosidi, composti noti per la loro azione antiossidante, protettiva dei capillari, favorente la microcircolazione e, secondo alcuni Autori, favorenti la produzione di rodopsina, pigmento della retina che regola l’adattamento dell’occhio al buio. Il frutto di mirtillo contiene anche altri flavonoidi, pectine, vitamina C e tannini che agiscono in sinergia con gli antocianosidi.
Molteplici le attività riconosciute:

Azione protettiva sull’occhio e sui vasi sanguigni: è noto da tempo che l’estratto secco titolato di Mirtillo è in grado di migliorare la visione

notturna. Infatti esso facilita la rigenerazione della rodopsina, che è il pigmento retinico essenziale per la visione in condizioni di scarsa luminosità.

Combatte, inoltre la fragilità e l’eccessiva permeabilità vasale, mostrando quindi un’azione capillaroprotettiva ormai ben dimostrata sia a livello dei vasi sanguigni della retina sia di quelli periferici.

Queste azioni si spiegano col fatto che le antocianine sono capaci di inibire l’attività di alcuni enzimi che distruggono il collagene e i tessuti elastici, quali le elastasi e le collagenasi.

Studi clinici rigorosi dimostrano che gli antocianosidi del Mirtillo riducono i danni ai capillari della retina in modo statisticamente significativo rispetto al placebo in pazienti che soffrono di retinopatia ipertensiva e/o diabetica.

Ricerche effettuate su soggetti adulti diabetici hanno dimostrato che la somministrazione per bocca di 300 mg al giorno di estratto secco titolato

di Mirtillo provoca una significativa riduzione della sintesi del connettivo e del tessuto fibroso in genere.

Dal momento che una delle cause principali della retinopatia diabetica è l’aumentata produzione di connettivo, gli antocianosidi possono essere utili per prevenire la retinopatia diabetica.

Azione protettiva sui vasi venosi: questa azione è dovuta agli antocianosidi presenti nel Mirtillo, che si sono dimostrati capaci di inibire l’attività di alcuni enzimi proteolitici capaci di distruggere il collagene e il tessuto elastico, quali le elastasi e le collagenasi, rendendo in tal modo il connettivo più stabile ed elastico.

Inoltre gli antocianosidi agiscono positivamente sulla parete dei vasi sanguigni venosi, diminuendo il livello delle glicoproteine in essi ac-

cumulate, e favorendo così la normalizzazione della resistenza e dell’elasticità della parete dei vasi.

Azione antidiarroica e anticistitica: recentemente si è scoperto che gli antocianosidi del Mirtillo inibiscono l’adesione dei colibacilli alla parete

dell’intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso come antidiarroici e disinfettanti urinari. Sono stati fatti 13 studi clinici rigorosi per valutare l’efficacia e la tollerabilità del Mirtillo sulle infezioni vescicali. Gli studi clinici presenti in letteratura sono stati fatti in parte utilizzando l’estratto secco di Mirtillo titolato in antocianosidi e in parte somministrando il succo di Mirtillo.

Tutti gli studi concordano nel dire che il fitocomplesso del Vaccinium myrtillus non ha azione antibatterica sua propria, ma è solamente in grado

di ostacolare l’adesione dei germi alla vescica.