La Lecitina di Soia è costituita principalmente da una miscela di fosfolipidi, con un alto contenuto in fosfatidilcolina, normalmente superiore al 50%, fosfatidilinositolo e altri fattori nutrizionali che costituiscono le membrane cellulari. La colina inoltre è il precursore dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che supporta la prontezza mentale, la memoria e gli impulsi nervosi. E' coinvolta nella sintesi biliare e aiuta il metabolismo di grassi e colesterolo
La lecitina in natura è presente in molti alimenti, in quanto la membrana cellulare è composta appunto da Fosfolipidi: alcuni di questi sono uova, latte, cavolfiore, lenticchie, piselli, riso e fegato.
Commercialmente la si estrae dalla soia no perché questa ne sia particolarmente ricca ma per comodità e economicità di produzione.
Il suo nome deriva dal nome greco del tuorlo d'uovo, ( lekithos ) in cui fu scoperta la prima volta a metà del XIX° secolo.
Lecitina è utile nel trattamento di malattie cardiovascolari per la sua capacità di intervenire sui livelli alti del cosiddetto "colesterolo cattivo" o LDL riducendolo, incrementando invece le lipoproteine HDL.
La lecitina agevola la solubilizazione e la mobilizzazione del colesterolo, stimolando la capacità del nostro orgnaismo ad eliminarlo.
Lecitina risulta utile anche nel ridurre i trigliceridi, agisce beneficamente sul fegato, riducendone la steatosi e proteggendolo da sostanze tossiche e si' e' anche dimostrata utile nella terapia dell'epatite virale.
Nel 1981 in uno studio apparso nel Journal of Czech Medicine gli autori esaminarono gli effetti della fosfaditilcolina polinsatura su pazienti colpiti da epatite virale del tipo A e B.
I soggetti trattati con fosfatidilserina vennero confrontati con un gruppo di controllo a cui non era stata somministrata detta sostanza. II fosfolipide consentì una risoluzione piu rapida dei sintomi, una riduzione del tempi di normalizzazione degli esami di laboratorio (in particolare quelli relativi al fegato ), e favorì la diminuzione del numero di ricadute rispetto al gruppo di controllo.
Si ritiene che la fosfatidilcolina svolga la propria azione ricostruendo le membrane delle cellule epatiche.
In Gran Bretagna , i ricercatori del King's College Hospital e della Medical School riferirono i risultati ottenuti utilizzando quotidianamente fosfatidilcolina nella terapia dell' Epatite B e C .
Lo studio in doppio cieco diede esisti interessanti rilevando notevoli riduzioni e, in alcuni casi, totale assenza della malattia nell'esame istologico dei pazienti curati con il fosfolipide.
Si pensa che la fosfatidilcolina possa svolgere una benefica azione terapeutica non solo nelle forme virali ma anche in quei casi in cui l'epatite risulta indotta da abuso di alcol.
In cucina o nella preparazione di molti prodotti alimentari viene utilizzata come emulsionante naturale.
La lecitina di soia in forma granulare può essere assunta nella misura di circa 8/10 grammi tal quali o sciolti in acqua o latte.
La si può assumere anche sotto forma di perle seguendo i dosaggi consigliati a seconda del formato di ciascuna azienda.