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Giuggiolo (Ziziphus spinosa)

Il Giuggiolo originario della Cina meridionale e dell’Asia centrale si è ormai da molto tempo naturalizzato nel bacino del Mediterraneo. I frutti del Giuggiolo consumati freschi o secchi, possiedono un certo effetto emolliente, lassativo e diuretico. Sono quindi utilizzati per trattare soggetti con alvo irregolare, con infiammazioni alla gola, bronchiti e raucedine. I semi di questa pianta sono da sempre utilizzati dalla medicina tradizionale Cinese per la sua attività contro l’insonnia.

Principi attivi.

I responsabili degli effetti sedativi della droga del Giuggiolo sono stati identificati attraverso numerosi studi. Troviamo alcuni alcaloidi, saponine triterpeniche come la jujuboside A e B, e triterpeni quali acido ziziberanalico, acido oleanolico, acido ursolico; sono stati anche isolati dei triterpeni oligoglicosidici, denominati jujuboside A1 e C e acetiljujuboside B1, valutati anche per la capacità inibitoria del rilascio di istamina.

Le saponine triterpeniche sono un gruppo di glucosidi vegetali in cui gli zuccheri idrosolubili sono legati ad una porzione lipofila steroidica (C27) o triterpenica (C30). L’asimmetria idrofobica/idrofilica della molecola rende questi composti capaci di abbassare la tensione superficiale e di comportarsi come saponi. Le saponine sono utilizzate dai vegetali per difendersi dall’attacco di batteri e funghi.

Attività antiossidante.

Gli estratti acquosi di Ziziphus jujuba Miller hanno evidenziato una forte attività antiossidante soprattutto sul radicale anione superossido, inibendo, tra l ́altro, la perossidazione lipidica e riducendo la depolimerizzazione dell ́acido ialuronico ossigenoindotta. In altri studi condotti su animali, si è potuto notare un effetto protettivo a livello cardiovascolare attraverso la stimolazione dell ́attività dell ́enzima superossidodismutasi intracellulare, il quale garantisce una protezione delle membrane dalla perossidazione dei componenti lipidici e dai danni ossidativi.

Attività ansiolitica.

Uno studio molto interessante, condotto nel 2007 dal College of Food, South China University of Technology, Guangzhou, China, osservò le attività sedativa e ipnotica di flavonoidi, saponine e polisaccaridi estratti dai semi di Ziziphus jujuba Miller. Questi tre composti furono estratti dai semi e somministrati a topi, le cui funzionalità motorie furono osservate per indagare i possibili effetti sedativi dei tre componenti. I risultati dimostrano un’elevata riduzione dei tempi di camminata, dell’abilità di coordinazione dei movimenti, e di un significativo aumento delle ore di sonno, a seguito della somministrazione di saponine e flavonoidi. Un’analisi comparativa tra flavonoidi e saponine ha dimostrato che l’attività maggiore tra i due composti è data dalle saponine contenute nei semi di Ziziphus jujuba Miller. Il meccanismo d’azione consiste in una diminuzione dell’attività del sistema monoaminergico, producendo un effetto miorilassante.


 

GIUGGIOLO

• Devi S et al. Peptide alkaloids from Zizyphus spp. Phytochemistry (1987)

• Kundu AB et al. Zizyberanalic acid, a pentacyclic triterpenoid of Zizyphus jujuba. Phytochemistry (1989)

• Bahrke MS et al. Evaluation of the ergogenic properties of ginseng. Sports Med (1994)

• Yoshikawa M et al. Bioactive saponins and glycosides. X. On the constituents of zizyphi spinosi semen, the seeds of Zizyphus jujuba Mill. var. spinosa Hu (1): structures and histamine release-inhibitory effect of jujubosides A1 and C and acetyljujuboside B. Chem Pharm Bull (1997)

• Hong GX et al. Progress in the research on suanzaoren. Bull Chinese Materia Med (1987)

• Wu SX et al. Effects of seeds, leaves and fruits of Ziziphus spinosa and jujuboside A on central nervous system function. China J of Chin mat medica (1993)

• Morishita S et al. Pharmacological studies of water extract of the Zizyphus seed and the Zizyphus seed containing drug. Gen Pharmacol (1987)

• Wang W et al. Antioxidative activity studies on the meaning of same original of herbal drug and food. Chin J Mod Developm Trad Med (1991)