La cistite è una problematica tipicamente femminile che colpisce circa il 20% di donne in un anno ed è interessante conoscere anche le interpretazioni della medicina psicosomatica la quale interpreta la cistite come un mezzo di cui il corpo si avvale, per palesare dei messaggi che la mente non riesce ad esprimere.
Una minzione difficoltosa svelerebbe la difficoltà di lasciar fluire spontaneamente le emozioni e i desideri. Le infiammazioni del tratto urinario rappresenterebbero invece rabbia e frustrazioni accumulate. Le infezioni urinarie servirebbero quindi a spronare la persona a lasciarsi andare, a vincere le proprie paure e a sciogliere le tensioni accumulate.
L’apparato genito-urinario femminile è costituito da un complesso e delicato insieme di organi molto vicini tra loro, e che si possono dividere in due gruppi: l’apparato genitale e l’apparato urinario. Le vie urinarie umane sono costituite da un insieme di organi cavi che formano un dotto che iniziando all’interno del rene, e continuando attraverso dei sottili canali chiamati ureteri (maggiori e minori), ar- riva alla vescica e da qui termina con l’uretra che sbocca all’esterno. La vescica è l’organo principale delle basse vie urinarie e la sua parete muscolare è capace di estendersi fino a contenere 500 ml di urina. Con il distendersi della parete vengono sollecitati dei recettori nervosi che provocano lo stimolo della minzione. Oltre alla parete muscolare, anche l’urotelio concorre all’elasticità della vescica. Dopo la minzione, l’urotelio, formato da circa sette strati cellulari, ritorna in posizione originaria di ‘riposo’. L’urotelio è la più potente barriera impermeabile dell’organismo. Il turnover cellulare dell’urotelio è molto lento paragonato a quello di altri epiteli dell’organismo. In caso di compromissione cellulare invece, la moltiplicazione è accelerata, evitando che molecole disciolte nell’urina raggiungano e aggrediscano la zona sottostante.
Le infezioni del tratto urinario comprendono diversi episodi: pollachiuria (minzioni frequenti), disuria (minzioni difficoltose), stranguria (minzioni dolorose), tenesmo (contrazioni seguite da poche gocce di urina).
Queste infezioni sono provocate dall’ingresso di batteri che dalle mucose esterne attraversano l’uretra e arrivano alle vie urinarie. Essendo l’uretra femminile di dimensioni inferiori rispetto a quella maschile, è motivata la maggiore insorgenza della cistite nella donna anziché nell’uomo. Quando i microrganismi patogeni aderiscono all’epitelio urinario, generano infiammazione la quale può essere a livello uretrale (uretrite) o vescicale (cistite). Ovviamente, per evitare che questi organismi risalgano e generino problematiche più importanti è bene agire tempestivamente. Il microrganismo che causa infezioni urinarie per l’80% dei casi è l’Escherichia coli.
Cause principali:
Le cause principali che favoriscono la colonizzazione e la proliferazione batterica sono i rapporti sessuali, durante i quali i germi possono più facilmente risalire e raggiungere la vescica; l’igiene intima, se scarsa, eccessiva o errata; la menopausa che modifica l’acidità vaginale; la gravidanza, che provocando l’aumento del progesterone, diminuisce il tono dell’uretere e dell’uretra alterandone la normale peristalsi. Si aggiunge a ciò la ricchezza nelle urine di substrati nutritivi per i germi
Consigli e stile di vita
Per prevenire infezioni del tratto urinario è bene seguire alcuni accorgimenti che riguardano alimenta- zione e stile di vita. È consigliabile bere almeno 2 litri di acqua al giorno abbinando anche dei decotti diuretici, per aiutare a mantenere pulito l’apparato urinario; è consigliabile abollire o quantomeno ridur