Uno dei modi più efficaci per prendersi cura e conservare più a lungo il benessere dell’organismo è di certo la scelta di adottare sane ed equilibrate abitudini di vita e di alimentazione, ma è anche quello di riservarsi benefiche attenzioni volte a sostenere le naturali difese. Un eccellente obiettivo quello di conservare la propria vitalità, che già nel passato era considerato di grande valore da molte civiltà, in particolare da quelle orientali.
Con questa premessa in Giappone e in Cina le popolazioni si sono fin dall’antichità avvalse delle doti di un fungo, lo Shiitake. Il suo nome deriva dall’unione di due parole giapponesi: shii, che indica un albero simile alla quercia, e take, fungo; infatti, proprio sui tronchi di questo albero lo Shiitake cresce spontaneo.
Viene anche chiamato “fungo della foresta” ed è il secondo fungo più famoso e utilizzato al mondo: in Cina la sua coltivazione è addirittura antecedente a quella del riso! Una leggenda cinese narra che fu un tagliatore di legna a coltivarlo per primo: volendo verificare se la sua ascia funzionasse correttamente, il boscaiolo la lanciò contro un ceppo d’albero, su cui già cresceva lo Shiitake. Proprio su quel taglio inferto alla pianta, pochi giorni dopo, il fungo cominciò a svilupparsi: in concreto, aveva scoperto il metodo di coltivazione, che anche oggi si mette in pratica, colpendo ripetutamente tronchi di legno, per creare aperture in cui le spore del fungo possano germinare.
Lo Shiitake (Lentinula edodes) è un fungo profumato, molto apprezzato e consumato anche come alimento. In Oriente, secondo le credenze più antiche, è un prezioso rimedio in grado di “corroborare l’energia vitale”. Oggi è molto studiato anche in Occidente, e moderne ricerche scientifiche hanno permesso di evidenziare le utili proprietà di questo fungo e dei suoi estratti, che possono essere utilizzati per coadiuvare le naturali difese immunitarie dell’organismo. Erbamea ha formulato un integratore alimentare a base di estratto secco di fungo Shiitake, titolato nel suo contenuto in polisaccaridi.
Uno dei modi più efficaci per prendersi cura e conservare più a lungo il benessere dell’organismo è di certo la scelta di adottare sane ed equilibrate abitudini di vita e di alimentazione, ma è anche quello di riservarsi benefiche attenzioni volte a sostenere le naturali difese. Un eccellente obiettivo quello di conservare la propria vitalità, che già nel passato era considerato di grande valore da molte civiltà, in particolare da quelle orientali.
Con questa premessa in Giappone e in Cina le popolazioni si sono fin dall’antichità avvalse delle doti di un fungo, lo Shiitake. Il suo nome deriva dall’unione di due parole giapponesi: shii, che indica un albero simile alla quercia, e take, fungo; infatti, proprio sui tronchi di questo albero lo Shiitake cresce spontaneo.
Viene anche chiamato “fungo della foresta” ed è il secondo fungo più famoso e utilizzato al mondo: in Cina la sua coltivazione è addirittura antecedente a quella del riso! Una leggenda cinese narra che fu un tagliatore di legna a coltivarlo per primo: volendo verificare se la sua ascia funzionasse correttamente, il boscaiolo la lanciò contro un ceppo d’albero, su cui già cresceva lo Shiitake. Proprio su quel taglio inferto alla pianta, pochi giorni dopo, il fungo cominciò a svilupparsi: in concreto, aveva scoperto il metodo di coltivazione, che anche oggi si mette in pratica, colpendo ripetutamente tronchi di legno, per creare aperture in cui le spore del fungo possano germinare.
Lo Shiitake (Lentinula edodes) è un fungo profumato, molto apprezzato e consumato anche come alimento. In Oriente, secondo le credenze più antiche, è un prezioso rimedio in grado di “corroborare l’energia vitale”. Oggi è molto studiato anche in Occidente, e moderne ricerche scientifiche hanno permesso di evidenziare le utili proprietà di questo fungo e dei suoi estratti, che possono essere utilizzati per coadiuvare le naturali difese immunitarie dell’organismo. Erbamea ha formulato un integratore alimentare a base di estratto secco di fungo Shiitake, titolato nel suo contenuto in polisaccaridi.